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STORY

SUBJECT

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Early one morning, in an unspecified and seemingly far off  time, a 12 year old boy, together with some friends, is searching a thick forest for objects of value. There is a lot of fog. The boy goes off by himself to another part of the wood and stands admiring an antique object he has found at the foot of a tree. . His happy expression turns to one of curiosity as he is distracted by some high pitched cries which come and go intermittently. He follows the sounds to an abandoned wooden cabin. Through the window he sees a bawling baby. The boy stands stock still uncertain what to do. His eyes meet those of the baby. He decides to open the window but, as he does so, his vision widens as he follows the baby girl’s gaze as she is dragged by a man towards a vast group of people in front of a barbed wire fence.  At first glance we think we are maybe in 1945. The people shout in protest as they are crowded together against the wire and are surrounded by guards with machine guns. The boy looks on in horror and backs away from the window. Two boys shout out to him telling him to hurry home as it is late and time to return to the village. The boy and his other friends run through the forest and arrive at a new gate. They enter at the border checkpoint and pass on the other side of the barbed wire. We follow his gaze as it settles on a little baby and the other people who remained in line.  Will the boy be able to find the little girl? Where are they ? and when?.​

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SOGGETTO


In una foresta fitta, nella prima mattinata di un ‘epoca remota non identificabile, un ragazzino di 12 anni è concentrato nella sua caccia di oggetti preziosi insieme ad altri suoi compagni. C’è molta nebbia. Il ragazzino si è allontanato in un'altra parte del bosco più isolata e sta ammirando un vecchio orologio trovato ai piedi di un albero. Il suo volto pieno di orgoglio e curiosità si concentra sui dettagli dell’orologio che poi prova e depone accuratamente nel sacco dove c’è il resto del bottino. Il suo sguardo felice viene poi attratto da suoni particolari e stridenti che a tratti s’interrompono e poi riprendono. Il ragazzino decide di muoversi raggiungendo una vecchia capanna di legno abbandonata con una porta finestra. Dalla finestrella il ragazzino scopre una bambina che piange. Sembra persa. Il ragazzino rimane immobilizzato dai pianti della bambina che si accorge di lui. Al loro incrocio di sguardi decide di aprire la finestra ma una volta aperta il ragazzino scopre un nuovo orizzonte seguendo con lo sguardo la bambina che viene tirata da un uomo per riportarla in un gruppo vasto di persone davanti ad un muro di filo spinato. Le immagini ci lasciano pensare che siamo forse nel 1945. Le persone gridano e sono ammassate davanti alla rete con delle guardie intorno con dei mitra. Il ragazzino guarda impaurito e si allontana progressivamente dalla finestra. Due ragazzi interrompono la sua vista sconvolta chiamandolo e dicendogli di spicciare, che è ora di tornare in paese e che si è fatto tardi. Il ragazzino e suoi amici corrono attraversando la foresta e arrivano in un nuovo campo di confine. I tre ragazzi passano il controllo alla frontiera ma lasciano dall’altra parte una massa di persone in fila lungo il filo spinato. Lo sguardo del protagonista osserva i volti delle persone rimaste indietro. Il ragazzino riuscirà a ritrovare la bambina? Dove si trovano? e quando?

If the memory of evil does not serve to change humanity, 

then what is it's purpose?

 Primo Levi          

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